Leonardo SImone

BU Medical Equipment > Product Innovation


L’intervista a Leonardo Simone

Engineering Manager

L’innovazione per Cefla > BU Medical Equipment > Product innovation mercati

Quali sono, in termini di sviluppo R&D, le attività che state portando avanti? Quali sono i mercati che presidiamo e quali sono le caratteristiche dei prodotti che andremo a sviluppare?

Nell’R&D stiamo portando avanti diversi progetti in tal senso, dove l’attività core è nell’Imaging.

La nuova piattaforma extra-orale conterrà una serie di sotto-progetti che andranno a colmare eventuali gap rispetto alla concorrenza, come ad esempio nel work-flow della parte più estetica, dove ci si sta muovendo verso una soluzione di Face-Scan del paziente che si combina con la CBCT (cone beam computed tomography) per una visione più completa, a partire dalla pelle fino alle ossa, per dare visibilità al paziente di quello che sarà il risultato finale.
Questo è un tema molto importante, perché non solo si va pianificare meglio il lavoro utilizzando strumenti digitali, ma si garantirà anche una maggiore precisione.

Ci stiamo muovendo in questo ambito prendendo anche spunto da ciò che è già presente sul mercato, ma grazie alle competenze delle nostre Persone esperte nel settore, l’intento è di proporre soluzioni nuove, ad esempio lavorando all’integrazione con nuovi dispositivi mobili, ad esempio tramite l’acquisizione di immagini da dispositivo mobile, per riuscire a fare questo match con la scansione delle immagini 3D ottenute con la CBCT.

La modalità è quella di studio continuo, si stanno infatti sempre più studiando e migliorando gli algoritmi, integrandoli con le interazioni generate con l’intelligenza artificiale.

Il workflow permette al dentista, al professionista sanitario in generale, di pianificare il lavoro nei diversi step, di individuare i punti critici, di evidenziare le problematiche in maniera predittiva per creare un percorso stabilito per arrivare al risultato finale.

Quello che proponiamo è un miglioramento estremo dell’usabilità dei prodotti, una delle chiave principali che ci consentirà in futuro di acquisire nuove quote di mercato, andando verso nuove fasce di mercato, i medici più giovani ad esempio, che sono già nativi digitali

Con Exalens, ultima realtà integrata nel mondo Cefla, stiamo infatti progettando il futuro, non solo da un punto di vista strettamente tecnologico per garantire maggiore stabilità, ma anche migliorando l’esperienza utente (ossia il professionista sanitario o l’installatore del dealer riducendo il fenomeno del troubleshooting).

Si sta andando sempre più verso l’IoT: abbiamo già infatti una connessione con i dati raccolti dalle macchine, ma non li stiamo raccogliendo ancora in maniera strutturata. Potremmo andare verso il digital twin (i cosiddetti gemelli digitali) per monitorare in tempo reale worldwide le nostre macchine per prevenire eventuali guasti e per effettuare correzioni, senza bloccare l’operatività degli utenti

In questo modo si crea un ecosistema tra le varie Product Lines della BU Medical Equipment, non solo nell’Imaging, ma anche nel Treatment e nella Sterilization, il tutto pilotato da un unico software. Ad esempio, se un professionista compra un radiologico, potrà avere anche integrazioni ad hoc con i riuniti o i dispositivi della Sterilization, ampliando così il nostro mercato, muovendoci sempre più verso un mondo di servizi (sulla falsariga del modello Apple), in una configurazione quasi unica sul mercato.

In questo momento siamo nella fase di raccolta e approfondimenti dei requisiti, poi seguirà lo sviluppo, con l’uscita sul mercato nei mesi successivi.

Exalens si occupa dell’interfaccia utente e la parte di AI che dovrà trovare un punto di incontro con la parte strumentale sviluppata del nostro dipartimento R&D, sviluppando un layer che permetterà di orchestrare i diversi mondi con l’integrazione totale dell’Imaging, della Sterilization e del Treatment.

Parallelamente, stiamo lavorando alla progettazione del portale delle licenze, nell’ottica completa della dematerializzazione, verso un sistema remotizzato, che permetterà la vendita di nuovi servizi e pacchetti aggiuntivi, creando una clinica connessa mediante l’utilizzo di servizi in cloud, dove l’esperienza utente sarà facile, veloce intuitiva.

Quale approccio concretizzate per avere sempre uno sguardo verso l'esterno ed essere costantemente aggiornati verso le nuove tecnologie del mercato?

Ci sono diversi modi per studiare e guardare all’esterno: ad esempio tramite la partecipazione alle fiere di settore, studiamo le recenti pubblicazioni scientifiche, acquisiamo società specializzate in campi da noi non presidiati, facendo confluire il tutto in dati strutturati che servono alla Ricerca.

Ad esempio, nel campo dell’Imaging stiamo approfondendo le tematiche della riduzione delle dosi rilasciate al paziente, ci sarà infatti una nuova risorsa dedicata allo studio di nuovi algoritmi e nel caso i risultati siano positivi andremo ad a industrializzare tali risultati, proponendo quindi nuove soluzioni che potrebbero divenire anche brevetti.

Abbiamo diverse collaborazione con professori dell’Università Bologna nell’area della Fisica e della Biomedica per attività di sviluppo congiunto.

Com'è avvenuta l’integrazione con realtà quali Exalens o AdvanSid?

Tramite un dialogo aperto e quotidiano si fa un merge per l’integrazione di competenze esistenti con le nuove, in particolare con Exalens. In particolare si sta lavorando sui processi che utilizziamo nel lavoro quotidiano, per una uniformità di strumenti in cui è possibile seguire quelle che sono le attività da perseguire. Viene definita una metodologia di lavoro e degli strumenti condivisi, anche remotizzati.