paolo bussolari

L’intervista a Paolo Bussolari

Medical Equipment Business Unit Director

Qual è l’innovazione che la BU Medical Equipment sta portando avanti con maggior successo?

“L’innovazione è un cambiamento rilevante che porta vantaggi tangibili verso i clienti o all’interno dei processi aziendali. “Mettere a sistema l’innovazione” significa sfruttare al meglio investimenti e risorse, considerando tutti gli aspetti legati ai benefici che l’innovazione porta con sé, lavorando quindi dal business model al prodotto, dai processi, fino alle modalità con cui si raccolgono i dati, dall’organizzazione stessa fino ad arrivare al Service.

Sicuramente il re-engineering di piattaforme prodotti, sistemi produttivi o organizzazioni sono state e sono le innovazioni che hanno portato maggior successo alla BU Medical Equipment. In questo periodo la nuova piattaforma software e la nuova Piattaforma PAN2D/3D sui diversi segmenti sono i progetti in corso più strategici e su cui si prospettano i maggiori ritorni sia industriali che di mercato.”

Quali sono i benefici restituiti al mercato?

“L’innovazione, oltre a portare efficienze e a mantenere la competitività sul mercato, dà senso agli investimenti. Un prodotto che non contenga miglioramenti di qualità, prestazioni o efficienza produttiva non ha ragione di esistere. Per ottenere prodotti o progetti innovativi di successo occorre inserirli in strategia e sistemi integrati.

Siamo manufacturer di Equipment medicali e lavoriamo in segmenti di mercato altamente competitivi: è quindi mandatorio innovare lasciando al passato le chiusure e le autoreferenzialità legate alla paura del “non noto” o “all’abbiamo sempre fatto così”.
Fare questo richiede uno sforzo continuo, perché bisogna fare quello che serve realmente al Mercato, ciò che è interessante per il nostro cliente in una logica BtBtoC, avendo una chiara consapevolezza delle logiche e delle dinamiche di chi ti seleziona, i nostri dealer per intenderci.

Come si raggiunge costantemente questo livello di innovazione?

“Leggendo il mercato”, attraverso un approccio Outcome-Driven Innovation [N.d.R. approccio analitico che si fonda sulla metodologia job-to-be-done con una strategia di prodotto/servizio che consente di estrarre valore dai clienti attuali in modo più completo, in base alla misurazione dei loro risultati].

Il nostro distributore infatti dà per scontato che il nostro prodotto sia affidabile e di qualità e per il dealer questo ha il valore più alto. In questo contesto l’innovazione deve coniugarsi anche perfettamente con la stabilità e credibilità aziendale.
Un altro punto di forza è il livello di servizio: negli anni abbiamo puntato molto su questo aspetto, analizzando ad esempio quant’è il lead time accettabile da un distributore, puntando sulla precisione e sulla puntualità investendo sull’organizzazione e sull’allargamento della supply chain.”

Come approcciate il mercato?

“Arriviamo al mercato finale grazie alla nostra rete di dealer, con i quali instauriamo un rapporto molto vicino che ci consente di leggere sia le esigenze manifeste, ma anche i gap. Ad esempio, supportiamo la distribuzione nell’introduzione di nuove tecnologie: aumentare il livello di servizio tecnologico diventa un lavoro di squadra con il dealer. Il distributore ti sceglie nella misura in cui, grazie ai tuoi prodotti, vince contro i concorrenti.

Gli uomini sul campo riportano molti dati del mercato, con input diretti, rispetto ad analisi di mercato che sono più deboli e poco specifiche.

L’innovazione e l’apertura al cambiamento devono toccare tutte le aree aziendali, dal modello di vendita – nel quale abbiamo espresso unicità con il multi-brand – all’integrazione delle nuove tecnologie che impongono un rapporto più diretto con l’utilizzatore finale

Alla base di questi processi l’aspetto fondamentale è il prodotto: cerchiamo infatti di avere sempre come orizzonte, non solo ciò che ci viene facile realizzare, ma quello che ci fa crescere e richiede il mercato. È solo attraverso la crescita e la profittabilità che puoi reinvestire, creare nuovi prodotti e mantenere così l’Azienda sana creando valore per il futuro.

Nel nostro core business dei Riuniti, grazie al progetto VRP (Variability Reduction Program) abbiamo evoluto il modello produttivo, permettendoci di raddoppiare il numero dei prodotti rispetto a 5 anni fa e mettendo in discussione il nostro sistema: dal modo di progettare, alla supply chain, dalle linee fino alla flessibilità e alla capacità di produzione.

Tra le nostre linee strategiche figura l’espansione in nuovi segmenti di mercato (ricordiamo infatti l’acquisizione di Newtom nel 2010). Oggi stiamo entrando in nuovi mercati: eravamo infatti fermi al settore diagnostico, stiamo entrando nel settore pro-estetico, ovvero il workflow digitale, dove si va a completare il ciclo digitale che riguarda l’implantologia e l’ortodonzia attraverso nuovi ausili tecnologi, come ad esempio gli scanner che aprono a nuovi scenari digitali.

Con queste introduzioni puntiamo a da passare da produttori di equipment a provider di soluzioni complete per lo studio odontoiatrico, offerta che solo i grandi gruppi presidiano: questo rappresenta non solo un’interessante prospettiva di crescita per la nostra Azienda, ma un passo necessario per mantenere e presidiare il segmento diagnostico.

Le nuove recenti acquisizioni in know-how tecnologico – BioSAFin, Exalens, Advansid e Elettromeccanica F.E.R. –  aumentano le competenze per accelerando lo sviluppo tecnologico, abilitando nel sistema nuove tecniche di sviluppo, con l’obiettivo di mettere a sistema queste innovazioni. In particolare, abbiamo acquisito queste competenze specifiche:

BioSAFin: la cui produzione va dagli impianti agli Allineatori, fino ad arrivare ai software e centro digitale “Crea”.

Exalens: si occupa di sviluppo software, Intelligenza Artificiale e integrazione scanner.

AdvanSiD: apporta competenze nello sviluppo della sensoristica al silicio CMOS.

Elettromeccanica F.E.R. realizza componenti elettromeccanici di generazione di potenza per i nostri prodotti radiologici.

Mettere a sistema queste competenze legate alle acquisizioni presuppone anche un cambio nei modelli di comportamento, integrando e promuovendo le diverse esperienze, per progredire e collaborare come ecosistema.”

In Cefla c’è un modello di gestione dell’innovazione? Le Persone possono essere considerate tra i fattori chiave?

“Ci sono diversi modelli di innovazione all’interno delle aziende ma tutti hanno alla base i modelli di comportamento delle Persone, che devono sempre più essere allo stesso tempo responsabili, leader, anticipatori e avere un approccio di continua messa in discussione del proprio operato, arrivando quasi a fare la concorrenza a sé stessi, tenendo però sempre presente dove la tua squadra può arrivare. Questo presuppone un cambio di mentalità forte.

È fondamentale per ogni area aziendale avere uno sguardo proiettato all’esterno, ad esempio la funzione Ricerca & Sviluppo deve essere costantemente permeata dalla curiosità verso le nuove tecnologie; ogni area aziendale inoltre deve avere la capacità di migliorarsi sempre, re-ingegnerizzando i propri processi e i modelli organizzativi.

Persone, investimenti, prodotti e processi fanno l’innovazione, ma per fare questo bisogna avere la mente aperta e un forte senso di responsabilità verso il risultato finale del proprio lavoro. Essere responsabili significa rispettare le disposizioni e le procedure aziendali, perseguire gli obiettivi assegnati e portare soluzioni ai problemi.

Come azienda dobbiamo avere la capacità di identificare, supportare e valorizzare i cosiddetti “eroi del cambiamento” che sono ovunque – dagli esperti di algoritmi a chi apre nuovi mercati, fino alla ricerca di nuovi fornitori. La capacità di gestire il meglio delle Persone vuole anche dire identificare e mappare le priorità per orientare gli sforzi in maniera costruttiva, dandosi regole sui comportamenti, a cui si aggiunge la sfida di unire le competenze più tradizionali con chi ne ha di più forti a prescindere dall’età, avendo la capacità di saper uscire dalla propria confort zone, quando necessario.

L’innovazione distingue un leader da un follower “, diceva Steve Jobs e per fare questo devi avere l’umiltà e la capacità di comprendere le nuove tecnologie, con un approccio dinamico e veloce, ma allo stesso tempo approfondito, non restando sullo strato superficiale, come spesso accade in un mondo sempre più accelerato nel quale viviamo.

Portare avanti le innovazioni significa anche saper imparare dai propri fallimenti, come opportunità per ripartire in maniera più intelligente. Il successo avviene quando le persone collegano idee ed esperienze trasformandole in soluzioni e in valore per l’Azienda. Questo presuppone un cambio nella cultura dei comportamenti: la cooperazione tra le persone è infatti un assunto fondamentale per progettare soluzioni innovative.

Creare valore nel tempo, la nostra mission esprime in maniera chiara il nostro impegno verso la crescita che sosteniamo con investimenti importanti e mirati nei segmenti che riteniamo fondamentali.”

Con le nostre innovazioni abbiamo tracciato dei trend nel mercato?

“Nel settore del Treatment possiamo considerarci sicuramente degli innovatori e leader di mercato.

Nel segmento dell’Imaging siamo oggi tra i primi player grazie all’importante acquisizione avvenuta negli ultimi 5 anni. In questo mercato il Prodotto è fondamentale per raggiungere i più importanti player di mercato. Il 2024 e 2025 saranno anni fondamentali per quanto riguarda gli investimenti e il lancio di nuovi prodotti.

La nuova piattaforma Software sarà una sfida impegnativa considerando che la BU Medical Equipment dal 2010 ha sfruttato la piattaforma NewTom NNT e non ha mai sviluppato da zero un Software Diagnostico. Le evoluzioni tecnologiche e di mercato ci impongono di realizzare un nuovo sistema, che oltre che essere più performante, assicuri benefici per quanto riguarda l’implementazione futura, la manutenzione e l’integrazione con sistemi terzi.

Nel settore Sterilization con le nostre autoclavi abbiamo portato avanti importanti innovazioni per trovare nuove strade verso una gamma sempre più completa. Anche in questo segmento sono previste importanti novità per il 2025.”

La sostenibilità è innovazione?

“L’innovazione è parte integrante di ogni progetto o investimento volto al futuro. La creazione di valore passa dal migliorarci ogni giorno per essere più competitivi, più solidi e più pronti per affrontare le sfide future, tutti concetti fondanti della sostenibilità.”