Cos’è per noi l’innovazione?
La BU Finishing che storicamente progetta e realizza linee di finitura su misura e “chiavi in mano” per il mercato del legno, è oggi all’avanguardia anche nel settore del vetro, della plastica, del fibrocemento, dei materiali compositi e del metallo.
Con un’esperienza di oltre 60 anni, la BU Finishing aiuta a portare innovazione nel mondo della finitura. Questa competenza acquisita e condivisa da tutta l’organizzazione è una caratteristica unica che ci qualifica come partner più affidabile nella finitura di tutto ciò che vedi.
Nel riuscire a fare tutto ciò e per esprimere le novità si sta andando sempre più verso un nuovo modo di concepire il marketing di prodotto che va ad esplorare i bisogni latenti dell’utilizzatore e mira ad interpretare in maniera strutturata cosa il cliente non sa ancora di avere bisogno.
Tutto questo conferisce un vantaggio competitivo nel definire i bisogni reali. Un processo che non è affatto scontato in un settore industriale “Business to Business” come quello in cui ci troviamo ad operare.
La semplificazione è considerata la vera innovazione, in quanto si tratta di fare la stessa cosa in modo più semplice, utilizzando meno elementi. Questo si traduce nella riduzione della complessità e nella creazione di nuove possibilità.
La BU Finishing ha adottato diverse strategie per semplificare le operazioni, come la razionalizzazione dell’organizzazione aziendale e dei codici di prodotto gestiti.
L’intervista a Piero Pracchi
Finishing Business Unit Director
Qual è l’innovazione che la BU Finishing sta portando avanti con maggior successo?
“La principale innovazione consiste nella semplificazione dei processi e del portafoglio prodotti. Questo approccio si concentra sul coinvolgimento delle persone nell’implementazione di miglioramenti strutturati per il business.
Inoltre, è necessario affrontare i problemi scomponendoli in piccole opportunità di risoluzione. Ad esempio, per affrontare la crisi dell’approvvigionamento delle materie prime, abbiamo separato il ruolo di chi compra, da chi ordina. Questo ci consente di ottenere condizioni di acquisto migliori, mettendo uno specialista della negoziazione nel ruolo di chi compra, con conseguente riduzione dei costi, e mettendo una diversa figura professionale che si occupa dell’approvvigionamento delle linee di produzione. Questi piccoli cambiamenti, quando messi insieme, portano a un’innovazione tangibile e a processi più efficienti.”
Quali sono i benefici restituiti al mercato e quale innovazione si può definire come “marcatore di un trend”?
“Ci impegniamo anche a migliorare la velocità di lavorazione e la qualità del prodotto. Identifichiamo i colli di bottiglia nel processo di produzione dei nostri clienti e introduciamo tecnologie integrate per ridurre i tempi di cambio colore e ottimizzare l’utilizzo di vernice. Utilizziamo anche sensori sulle macchine per ridurre gli sprechi generati dall’eccessiva dispersione della vernice spruzzata.
L’innovazione che portiamo avanti restituisce benefici diretti al mercato, inclusa l’ottimizzazione dei processi industriali e la possibilità per i clienti di lanciare nuovi prodotti. Ad esempio, con la stampa digitale, consentiamo ai produttori di acciaio di stampare in alta risoluzione e ad alta velocità su coil, aprendo nuove opportunità di design e applicazione.
Con questa innovazione, abbiamo tracciato un trend nel mercato, fornendo possibilità inesplorate e aprendo nuovi mercati.
Abbiamo anche introdotto un concetto che incrementa l’efficienza produttiva. Questa nuova proposizione di vendita offre un processo strutturato che porta sinergia e produttività agli utilizzatori finali.”
La sostenibilità è innovazione?
“Ci impegniamo costantemente verso per la sostenibilità. Attraverso sensori IoT per il controllo remoto delle macchine e la lettura dei cicli di lavorazione, identifichiamo inefficienze e offriamo servizi di miglioramento economico.
Questa comunicazione integrata delle inefficienze consente di realizzare processi di sostenibilità e di efficientamento durante la lavorazione delle macchine.
Adottiamo un approccio data-driven per raggiungere l’innovazione sostenibile nella finitura industriale. I dati raccolti ci consentono di offrire servizi di subscription e restituire valore aggiunto ai clienti. Questo approccio ispira ulteriori miglioramenti e crea una catena di azioni per l’innovazione continua.”
L’intervista a Lorenzo Melloni e Gianpietro Galeotti
Marketing Manager e New Product Development Manager della BU Finishing
In che modo il cliente è stato messo al centro nella progettazione delle innovazioni IOT e nella stampa digitale su superfici "non convenzionali"?
“In un approccio innovativo nello sviluppo e progettazione IoT, oggi per noi il cliente non è solo al centro ma diventa parte attiva e partecipe del processo stesso. L’idea che ci guida è legata a un concetto di semplificazione e all’essere incentrati sul cliente. Mediante un percorso di sintesi e di razionalizzazione delle richieste quotidiane, riusciamo a mappare i bisogni del cliente e a sviluppare e a promuovere soluzioni progettuali che rispondono a esigenze specifiche.
Operando nel settore del Finishing, forniamo non solo prodotti ma anche processi di finitura. Grazie a un approccio multidimensionale, l’azienda è in grado di soddisfare le diverse esigenze dei clienti (mercato globale), con un ampio portafoglio prodotti (dalla fascia entry-level fino ai grandi impianti integrati) declinato nei numerosi settori a cui ci rivolgiamo (legno, plastica, metallo, inerti, vetro).”
“In alcuni settori, quale il legno, siamo riconosciuti come precursori e anticipatori di tecnologie. Negli altri siamo al momento degli esploratori, tuttavia forti della nostra riconosciuta affidabilità nel mondo della verniciatura.
In un contesto di complessità multidimensionale, compiamo insieme ai nostri clienti un percorso che porta allo sviluppo di prodotti, processi e soluzioni con un unico traguardo comune: ossia quello di creare valore e restituire a ogni cliente un vantaggio competitivo.
L’evoluzione che l’azienda ha vissuto negli anni è stata quella di spostare il focus dal Prodotto al Mercato (cliente). Nel nostro essere precursori, oggi mettiamo al centro il Processo, con una strategia in cui partecipano clienti e fornitori.”
Quanto la tecnologia, in tutto l’approccio descritto, ha influito nel processo innovativo?
“Grazie alla nostra struttura aziendale e al nostro laboratorio di ricerca, componiamo un puzzle di micro‑processi che danno subito una risposta tangibile al cliente. Questo ci è possibile, in virtù di un lavoro fatto in simbiosi con i produttori di vernici e con i nostri clienti, innescando una vera e propria innovazione “creativa”.
Cefla Finishing collabora con enti di ricerca e università per promuovere l’open innovation. Ad esempio, lavora con DEIX, uno spin-off del Politecnico di Roma e Milano, per la gestione della qualità nella stampa digitale. Inoltre, abbiamo collaborazioni con università ed enti di ricerca per lo sviluppo di nuovi sistemi di controllo e per l’integrazione di sensori e raccolta dati nel processo di spruzzatura e essiccazione.
Abbiamo anche avviato un progetto interno chiamato “Beyond 2025” per sviluppare soluzioni che, sfruttando l’Intelligenza Artificiale, ci aiutano a ridefinire il nostro modello di business nell’affrontare nuove sfide globali quali la carenza di manodopera qualificata e il trasferimento di competenze tecniche alle nuove generazioni.”
L’intervista a Raffaele Caliò
Service Manager della BU Finishing
Puoi raccontarci il servizio di post-vendita in chiave innovativa?
“Come Service fu avviato inizialmente un servizio che sfruttava la realtà aumentata, utilizzando supporti come gli occhiali HoloLens per effettuare la teleassistenza nell’ottica di risolvere problematiche sorte direttamente sul campo. Ebbe vita breve come progetto pilota, trasformandosi con l’evoluzione di altri dispositivi di uso quotidiano, come smartphone e tablet, con cui oggi il servizio viene erogato tramite applicativi in videochiamata in maniera rapida e semplice.
Un altro importante sviluppo è stato la creazione di cMaster, una piattaforma centralizzata di service che utilizza l’ambiente cloud per acquisire dati sulle macchine. Questa soluzione, di facile installazione, ha consentito a Cefla di essere più agile e affidabile. La piattaforma permette ai clienti di accedere in tempo reale al funzionamento delle loro macchine, visualizzando dati statistici, allarmi e informazioni sulla manutenzione. Questo sistema ha migliorato l’offerta complessiva del servizio post-vendita di Cefla.
L’introduzione di programmi di manutenzione avanzata ci ha permesso di aumentare la vicinanza al cliente e di migliorare l’efficienza delle macchine. Prima di questi programmi, i dati erano interpretati soggettivamente e mancavano di contesto, mentre ora sono solidi e aggiornati. Ciò consente l’analisi dei dati storici per migliorare la produzione e ottimizzare i processi.
La tecnologia ha svolto un ruolo fondamentale nel processo innovativo di Cefla. L’utilizzo del cloud, la banda larga e l’accesso semplificato all’assistenza remota hanno facilitato lo sviluppo dei processi di manutenzione avanzata. Inoltre, le nuove tecnologie di intelligenza artificiale (AI) hanno contribuito all’innovazione nel servizio post-vendita. Ad esempio, cMaster e la Control Room di Cefla utilizzano l’AI per aggregare e analizzare i dati dei clienti, consentendo il monitoraggio in tempo reale e l’identificazione di potenziali problemi. Inoltre, l’AI è utilizzata per generare notifiche e avvisi relativi alle attività di manutenzione, migliorando l’efficienza delle linee e la proattività del servizio offerto.
Cefla sta lavorando anche alla possibilità di acquistare tramite cMaster materiali di consumo, semplificando e ottimizzando il processo. In futuro, è previsto lo sviluppo di un portale dedicato ai ricambi con un’interfaccia grafica smart. Inoltre, stiamo lavorando alla creazione di sistemi di segnalazione diretta dei problemi per attivare il supporto in modo più efficiente e proattivo.”
