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BU Finishing > Product innovation


L’intervista a Lorenzo Melloni e Gianpietro Galeotti

Marketing Manager e New Product Development Manager della BU Finishing

L’innovazione per Cefla > BU Finishing > Product innovation

In che modo il cliente è stato messo al centro nella progettazione delle innovazioni IoT (abilitante in termini di manutenzione predittiva, riduzione dei tempi e spostamento dal prodotto al servizio) e nella stampa digitale su superfici "non convenzionali"?

“In un approccio innovativo nello sviluppo e progettazione IoT, oggi per noi il cliente non è solo al centro ma diventa parte attiva e partecipe del processo stesso. L’idea che ci guida è legata a un concetto di semplificazione e all’essere incentrati sul cliente. Mediante un percorso di sintesi e di razionalizzazione delle richieste quotidiane, riusciamo a mappare i bisogni del cliente e a sviluppare e a promuovere soluzioni progettuali che rispondono a esigenze specifiche.

La BU Finishing non solo sviluppa prodotti, ma di fatto migliora dei processi di lavorazione e contribuisce a crearne dei nuovi. A partire da un’attenta analisi dei mercati, riusciamo a individuare soluzioni che rispondono ai molteplici bisogni dei clienti.

Per far fronte a una tale diversità presente nel mercato internazionale, ci siamo dotati di un approccio multidimensionale, meglio definito come un mosaico tridimensionale.

La prima dimensione è quella orizzontale, in cui i nostri prodotti e processi vengono promossi e commercializzati in tutto il mondo. Ciò significa confrontarsi con le differenti modalità, esperienze e culture di finitura utilizzate nei vari paesi. Questo è un primo livello di sfida che affrontiamo e governiamo, confrontandoci sia con i produttori locali che con le multinazionali.

La seconda dimensione è quella verticale, caratterizzata dalla profondità di richieste provenienti dal mercato, che va dal prodotto entry-level fino ad arrivare ai processi integrati di finitura dei più importanti player internazionali. Questo secondo livello di sfida viene superato con la ricchezza del nostro portafoglio di soluzioni.

La terza dimensione viene restituita dalla molteplicità dei settori a cui oggi ci rivolgiamo. Partendo dal nostro mercato storico di riferimento, ovvero quello del legno, nel quale siamo leader sia per volumi che per tecnologie, ci siamo mossi verso settori attigui. Per rispondere a questo terzo livello di sfida, facciamo leva su un mindset maturato negli anni, che si basa sulla nostra consolidata professionalità e capacità di innovare.

Muovendoci su altri mercati oltre a quello del legno, siamo stati obbligati a un cambio di paradigma al quale abbiamo risposto organizzandoci per Business Line:

  • Furniture & Housing
  • Building Materials (plastica, metallo, inerti, vetro)
  • Automotive/Aerospace
  • General Industry

Mentre nel settore Furniture & Housing, siamo riconosciuti come precursori e anticipatori di tecnologie, negli altri tre siamo al momento degli esploratori, forti della nostra riconosciuta affidabilità nel mondo della verniciatura.

In un contesto di complessità multidimensionale, compiamo insieme ai nostri clienti un percorso che porta allo sviluppo di prodotti, processi e soluzioni con un unico traguardo comune: ossia quello di creare valore e restituire a ogni cliente un vantaggio competitivo.”

In che modo è stata progettata l’innovazione? Si può avere un approccio “creativo” nel sperimentare un’innovazione?

“Quando ci avviciniamo a settori alternativi al legno, riusciamo a confezionare soluzioni concrete, basate su un approccio scientifico. Grazie alla nostra struttura aziendale e al nostro laboratorio di ricerca, componiamo un puzzle di micro-processi che danno subito una risposta tangibile al cliente. Questo ci è possibile, in virtù di un lavoro fatto in simbiosi con i produttori di vernici e con i nostri clienti, innescando una vera e propria innovazione “creativa”. La creazione di nuovi processi di verniciatura è quindi il risultato di questa simbiosi e della giusta sequenza dei vari processi chimici e fisici.

L’innovazione nel campo IoT è di aiuto in tutti i settori in quanto trasversale, abilitando funzioni e servizi, che si declinano nel nostro portafoglio prodotti.

L’evoluzione che l’azienda ha vissuto negli anni è stata quella di spostare il focus dal Prodotto al Mercato (cliente). Nel nostro essere precursori, oggi mettiamo al centro il Processo, con una strategia in cui partecipano clienti e fornitori.”

Quanto la tecnologia ha influito nel processo innovativo?

“La tecnologia che permea le nostre soluzioni è il principale driver nell’affrontare i problemi. Ci aiuta a convergere verso una soluzione, che spesso diventa innovazione.”

Cefla si avvale della collaborazione di enti di ricerca, università per fare Open Innovation?

“Con DEIX, uno spin off del Politecnico di Roma e Milano, lavoriamo ad un progetto congiunto per la gestione della qualità nella fase del processo di stampa digitale.

Abbiamo attivo un dottorando con la facoltà di Meccatronica di Bologna per sviluppare un nuovo sistema di controllo degli assi dei robot cartesiani.

Con IDEA che fa parte del Politecnico delle Marche e dell’Università di Ancona sulla parte HMI (Human-Machine-Interface) lavoriamo sui robot e sul pannello operatore, in un percorso studiato in collaborazione con cliente, che va nella direzione di creare una sensorizzazione delle macchine per maggiori controlli della qualità, attraverso un percorso di raccolta dati integrato nel mondo della spruzzatura e dell’essiccazione.

Internamente inoltre ci siamo dati un impegno chiamato “Beyond 2025” per iniziare a sviluppare tematiche rivolte all’AI, alla possibilità di avere un registro delle competenze, che tenga conto di tutte le conoscenze che risiedono nelle persone, in maniera profonda e radicata unita alla capacità di trasmettere le competenze alle nuove generazioni.”

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