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L’intervista a Piero Pracchi

Finishing Business Unit Director

Qual è l’innovazione che la BU Finishing sta portando avanti con maggior successo?

“Semplificare come prima innovazione: come leader di mercato stiamo portando avanti la semplificazione dei processi e del portafoglio prodotti. Per fare questo è fondamentale lavorare sulle Persone: sono loro che portano avanti le innovazioni in maniera strutturata, mettendo in atto i processi migliorativi del Business.

La reale innovazione risiede sempre più nella semplificazione: se guardiamo infatti a come viene concepito un brevetto, la vera innovazione è quando si riesce a fare la stessa cosa in maniera più semplice, utilizzando meno elementi. Semplificare vuole dire in realtà ridurre la complessità, avendo i piedi ben saldi a terra, permettendoti così di poter fare un salto in avanti verso nuove possibilità.

A livello di organizzazione aziendale ad esempio sono stati ridotti i primi riporti diretti, ottimizzando la prima linea organizzativa (da 25 primi riporti, alla razionalizzazione in 7 riporti in Italia e 7 all’estero). Oppure per fare fronte alla crisi dell’approvvigionamento delle materie prime, abbiamo diviso il ruolo di chi compra, da chi ordina. Questo ci consente di ottenere condizioni di acquisto migliori, mettendo uno specialista della negoziazione nel ruolo di chi compra, con conseguente riduzione dei costi, e mettendo una diversa figura professionale che si occupa dell’approvvigionamento delle linee di produzione. Sembrano tutte piccole cose ma quando le si mette a sistema fanno la differenza, e si fa un passo avanti verso qualcosa che non c’era prima. Quindi si è innovato. In effetti, i processi maggiormente organizzati portano ad un’innovazione tangibile.

Lato prodotti e tecnologia, per esempio, dobbiamo considerare il business del nostro Cliente che deve monitorare l’efficienza produttiva ed economica dell’impianto, nonché la qualità della finitura che deve essere altissima. Per ottimizzare la sua produttività, identifichiamo i colli di bottiglia nel processo complessivo, ad esempio nei cambi colore, inserendo tecnologie integrate che permettono di dimezzare le operazioni specifiche nelle macchine di spruzzatura.

Come faccio a fare un risultato sempre migliorativo?

Implementiamo un sistema di sensori sulle macchine per ridurre l’overspray (numero di particelle di vernice che si disperdono), utilizzando così il giusto quantitativo di vernice e recuperando il prodotto in eccesso.

Questo è un modo di analizzare un problema con due prospettive: smontare il problema in piccole parti per dare soluzioni diverse a quelle proposte finora. Nel fare questo, possiamo utilizzare sistemi di recupero vernice che soppiantano quelli tradizionali e permettono di riutilizzarla in parte, riducendo così lo spreco annuo dal 40% al 30%.

La nostra esperienza di oltre 60 anni nel Finishing ci aiuta a portare innovazione nel mondo della finitura. Questa competenza acquisita e condivisa da tutta la nostra organizzazione è una caratteristica unica che ci qualifica come partner più affidabile nella finitura di tutto ciò che vedi.

È proprio qui che la nostra azienda deve mettersi in discussione su quanto sempre fatto. Per fare questo, ci viene in aiuto un nuovo modo di concepire il marketing di prodotto che esplora i bisogni latenti del nostro utilizzatore ed interpreta, in maniera strutturata, ciò che il cliente tuttora ignora come bisogno, dandoci, così, un vantaggio competitivo. Questo è un processo non scontato in un settore industriale Business to Business come il nostro, che ha ripercussioni nel mondo del Design.”

Quali sono i benefici restituiti al mercato?

“Oltre all’ottimizzazione dei processi di lavorazione industriale, consentiamo ad alcuni clienti intraprendenti di lanciare innovazioni, di fare proposte sul mercato di prodotti non ancora esistenti.

Un esempio su tutti: con la stampa digitale diamo la possibilità ai produttori di acciaio in coil di stampare su questo supporto alla velocità di 40 metri al minuto, con un altissimo livello di risoluzione, su lunghezze fino ai 10 chilometri. Una soluzione sviluppata insieme a un nostro cliente che ci riconosce come partner nell’innovazione.

Il limite alla sua produzione è solo la fantasia: mobilio, rivestimenti per le case, profili per i tetti… fino a qualunque area che si possa decorare.

Con questa innovazione abbiamo tracciato un trend nel mercato?

“Questa possibilità apre certamente a nuove tendenze sul mercato, che a loro volta aprono infiniti altri mercati, iniziando una spirale di soluzioni che abilita altre innovazioni. Il trend che abbiamo tracciato, in fin dei conti, è proprio quello di fornire possibilità inesplorate al mondo del Design.

Un’altra innovazione, specifica in questo caso per il mercato americano, è l’introduzione del concetto che agevola le attività manuali degli operatori e incrementa l’efficienza del processo produttivo. Si tratta di una nuova proposizione di vendita “a catalogo” delle nostre macchine di finitura, dove il cliente beneficia di un processo entry-level semplice e completo, con un investimento ridotto che gli prospetta vantaggi immediati e un notevole accorciamento dei tempi del ritorno sull’investimento.

L’innovazione è la strutturazione di un migliore processo, che porta sinergia e più produttività all’utilizzatore finale, dando significative soddisfazioni.”

La sostenibilità è innovazione?

“Sulla sostenibilità ci sono innovazioni nella produzione di sensori IoT per il controllo remoto delle macchine. Siamo in grado infatti di leggere i cicli di lavorazione di tutte le nostre macchine una volta installate e di identificare eventuali inefficienze, comunicarle al cliente e rendergli così un servizio di miglioramento economico.

L’innovazione in questo caso è nella maniera di comunicare le inefficienze in maniera integrata con le prassi aziendali dei clienti, ad esempio tramite l’ERP aziendale, permettendoci così di abilitare servizi di manutenzione preventiva. Possiamo quindi parlare di processi di sostenibilità e di efficientamento durante l’esercizio della macchina.

L’innovazione diventa sostenibile quando hai macchine collegate che offrono dati, di cui prima non si aveva visibilità, restituendo valore aggiunto tramite servizi di subscription.

È proprio l’essere data-driven – per noi un mantra – che porta così a un’innovazione sostenibile nel mondo della finitura industriale, ispirando a sua volta una catena di azioni di ulteriore miglioramento.”